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sabato 19 maggio 2018

#UN1CO

Illustrazione di Massimiliano Aurelio
Dopo 656 partite, di cui il 47.4% chiuse senza subire reti, Gigi Buffon ha salutato la Juventus. Basterebbe questa breve frase, corredata da due dati spiccioli quanto rilevanti, a sconvolgere l'imperturbabile quiete di Zenone di Cizio. Sì, perché non stiamo parlando di un congedo qualunque. Stiamo parlando dell'addio/arrivederci di un Capitano alla maglia che per ben 17 stagioni ha vestito con orgoglio, dedidizione e, soprattutto, amore.

L'uomo Gigi ha indossato i colori bianconeri per la prima volta quando ancora era un ragazzotto esuberante. Li ha onorati, facendoli pelle sua, fino ad oggi che è un 40enne padre di famiglia con la barba brizzolata. Con loro addosso ha vinto:

- 9 volte (+2) lo scudetto
- 4 volte la Coppa Italia
- 6 volte la Supercoppa Italiana
last but not least, una volta il Campionato di Serie B.

E pazienza se la Champions continua a sfuggire. Il suo palmares rimane elitario, impreziosito com'è da una lista di record personali che, oltre a dargli la patente di dignità bianconera, gli garantiscono un posto nell'Antologia del Calcio.

Gigi Buffon è, infatti, il giocatore della Juventus con:

- Più minuti giocati in Serie A, già dal marzo 2017
- Più minuti giocati in tutte le competizioni, già da ottobre 2015
- Più presenze in Champions League: 115 (che, sommate alle 10 col Parma, fanno di lui il secondo giocatore italiano nella storia della competizione, dietro Maldini a 139)
- Più presenze nella Supercoppa Italiana: 8
- Più campionati di Seria vinti: 9
- Più trofei vinti in assoluto: 19 (esclusi i due scudetti dell'era Capello)
- Più partite consecutive senza subire goal: 10 (record della Serie A)
- Più minuti consecutivi senza subire goal: 974 (altro record della Serie A)

Insomma, oggi si chiude un sodalizio letteralmente storico. Un legame che ha generato una carriera incredibile, lunga e costellata di successi. Un viaggio che ha arricchito gli annali, scrivendo pagine destinate a rimanere nella memoria di tutti gli appassionati di calcio, e non solo dei tifosi juventini.

Quest'ultimi, però, non dimenticheranno facilmente la storia d'amore che ha visto quel giovane di belle speranze sposare la causa bianconera e donarle tutto il suo infinito talento fino all'ingresso negli 'anta. Buffon per gli juventini nati negli '80, nei '90 e nei '00 è stato davvero speciale.

Probabilmente non è ancora giunto il momento del difinitivo addio al calcio giocato. Quasi certamente, però, il Calcio Italiano saluta oggi uno dei più fulgidi simboli della sua storia recente. L'enfant prodige diventato veterano intramontabile. IL portiere, per antonomasia: il numero 1 dei numeri 1.

Grazie, Gigi. Grazie davvero.


#DAM

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