Ieri il
CIES Football Observatory, l'organo di ricerca della FIFA specializzato in analisi statistiche, ha pubblicato il suo
Weekly Post n.220. L'argomento del nuovo rapporto è il rendimento dei giocatori dei 5 principali campionati europei nell'ultimo trimeste. In particolare, il
CIES ha stilato la lista dei 10 migliori interpreti, ruolo per ruolo. Come spiegano le
note metodologiche, sono stati presi in considerazione solo i giocatori che hanno disputato almeno 45 minuti in almeno 8 partite di campionato.
I calciatori individuati sono stati distinti in 7 categorie: portieri, difensori centrali, terzini, centrocampisti difensivi, centrocampisti
box-to-box, ali e punte. La lista dei
70 selezionati offre alcuni interessanti spunti di riflessioni. Ma prima di iniziare l'analisi, è opportuno leggere i nomi dei giocatori scelti dal CIES.
I 10 migliori portieri:
I 10 migliori difensori centrali:
I 10 migliori terzini:
I 10 migliori centrocampisti difensivi:
I 10 migliori centrocampisti
box-to-box:
Le 10 migliori ali:
Le 10 migliori punte:
Un primo livello di analisi della lista dei 70
top player riguarda il loro campionato di provenienza. Risulta, infatti, interessante soffermarsi su come si distribuisca la
creme de la creme nelle
varie leghe nazionali.
Che il campionato più ricco di talento sia la
Premier League, tutto sommato, sorprende poco. In Inghilterra ci sono almeno 4/5 squadre che possono arrivare in fondo nelle due competizioni europee. Del resto,
come già detto, i club inglesi generano e spendono cifre a cui la stragrande maggioranza delle squadre straniere non può neppure avvicinarsi. Ben 6 delle 10 squadre che hanno speso di più per allestire la propria rosa militano in Premier. Questa facoltosità permette di attirare, acquistare e stipendiare fior fior di campioni. Ecco allora spiegato perché ben 23 dei 70 membri dell'élite provengono dalla Premier League.
Se la prima posizione del podio risulta piuttosto coerente con le aspettative, stupisce l'inatteso primato della
Serie A nei confronti de La Liga. La medaglia d'argento, infatti, non va al favorito campionato spagnolo ma al tanto vituperato "collega" italiano, che porta in classifica 20 giocatori, 3 in più de
La Liga. Come vedremo tra poco, il campionato pagnolo paga alcune assenze illustri, mentre la Serie A si giova di inattesi
exploit. Tuttavia, per quanto effimere e circostanziali possano essere queste valutazioni, tale piazzamento è una prova che il livello del campionato italiano quest'anno si è finalmente alzato.
Ricapitolando: 23 giocatori arrivano dalla Premier, 20 dalla Serie A e 17 da La Liga. Ciò significa che siamo già a quota 60 e, quindi, che l'apporto di
Ligue 1 e
BundesLiga si riduce ai restanti 10 posti. Una cifra decisamente bassa, se si tiene in conto la presenza nelle due leghe di due candidate alla vittoria della Champions League come Paris Saint-Germain e Bayern Monaco. Tuttavia, la loro stessa presenza deforma la natura delle rispettive competizioni, "nate morte" per manifesta superiorità. E se, in pieno "Effetto Neymar", il PSG è stata un'esplosione di calcio-champagne e ha infoltito il gruppo di rappresentanti, il Bayern Monaco ha potuto giocare "col freno a mano tirato", raggiungendo livelli insufficienti.
A questo punto, è utile scomporre i vari blocchi nazionali e guardare al club di provenienza dei
top player per andare ancor più a fondo nell'analisi.
A scomposizione effettuata, gli spunti che si presentano sono numerosi. Andiamo per ordine di rappresentanza, partendo dalle squadre con più giocatori:
Il Barcellona fa paura. Escluso Umtiti (e non stiamo parlando di un giocatore mediocre), tutti i titolari della squadra catalana rientrano nella top 10 dei rispettivi ruoli. Un dato che rende l'idea della forma dei giocatori del Barça nel trimestre che, a scanso di blackout improbabili, li ha portati a maturare il vantaggio decisivo per la conquista del campionato. Vedremo se questo stato li accompagnerà nella fase decisiva della stagione che si sta avvicinando.
La Juventus ha fatto davvero un'impresa. Infatti, la seconda squadra più presente nell'élite europea è il Tottenham, recentemente eliminato dai bianconeri in Champions League. Tra gli 11 schierati da Pochettino a Wembley, solo il terzino destro Trippier e il centrale difensivo Vertonghen non rientrano negli eletti del CIES. Tra gli uomini mandati in campo da Max Allegri, invece, sono Chiellini, Benatia, Khedira e Higuain i giocatori eccellenti. Eppure, nonostante il 9 a 4 in favore degli inglesi, la Juve ha eliminato una delle squadre più temibili del panorama attuale.
Il Napoli è all'altezza dei migliori. Se la Juve è capace di tanto, onore a chi in Italia le sta dando battaglia. La squadra di Maurizio Sarri è, addirittura, la terza per giocatori selezionati. Sono ben 8, infatti, i napoletani da top 10, con due picchi assoluti: Mario Rui e Koulibaly, considerati il miglior terzino e il miglior difensore centrale d'Europa in questo inizio di 2018.
Il cattivo rendimento del Real Madrid è uno dei motivi, a cui si accennava in precedenza, per i quali La Liga è meno rappresentata della Serie A. I
blancos hanno presto abbandonato la lotta per il campionato spagnolo e nella lista degli eccellenti non figurano nomi di primo conto come Sergio Ramos, Casemiro, Modric, Benzema, Isco. Tuttavia, il CIES si è soffermato sul campionato, mentre in Champions la squadra di Zidane sta continuando il lavoro iniziato nello scorso biennio, mietendo vittime.
Viceversa, se la Serie A ha più giocatori della Liga nelle varie top 10 è anche merito di
Rino l'elettricista, che ha ridato luce al Milan. Dall'arrivo dell'allenatore calabrese il livello delle prestazioni dei rossoneri si è alzato al punto da avere ben 5 rappresentanti nell'élite del calcio europeo.
Dopo il già citato meraviglioso Napoli, il Milan è l'italiana più presente. Durante la precedente gestione Montella, alcuni giocatori al massimo potevano ambire alla top 10 delle delusioni europee.
A sorpresa, anche l'
Atalanta ha contribuito all'argento italiano: Ilicic regala ai bergamaschi la parità, in quanto a numero di giocatori selezionati, col Chelsea, campione d'Inghilterra (rappresentato da Hazard), e col Monaco, campione di Francia lo scorso anno (rappresentato da Sidibè).
Riprendendo il discorso assenze, è clamoroso che neppure un giocatore del
Bayern Monaco sia stato incluso tra i
top player. L'unico eletto della Bundes è, infatti, lo svizzero Burki, portiere del Borussia Dortmund. Avendo di fatto già vinto il campionato, i bavaresi hanno avuto un rendimento poco elitario. Probabilmente hanno rifiatato e risparmiato le energie per i match importanti di Champions League. Vedremo se Lewandowski, Robben, Vidal e compagnia scalderanno i motori e riprenderanno a giocare come sanno.
Le analisi relative a campionato e squadra di provenienza hanno, però, un orizzonte limitato riguardo alla stagione calcistica in corso. Si tratta, infatti, di disamine legate alle competizioni per club. Quest'anno, però, la stagione proseguirà anche in estate, dato che (come avrete notato sintonizzandovi su una rete Mediaset a qualunque ora del giorno), ci penserà la
21a edizione del Campionato Mondiale di calcio a tenerci compagnia sotto l'ombrellone. In ottica Russia 2018, può essere interessante andare a vedere di che nazionalità sono i 70 giocatori scelti dal CIES.
La torta ha tanti gusti, per l'esattezza: 25. Tuttavia, la maggior parte del dolce se la spartiscono in cinque. Uscendo dalla metafora dolciaria, Spagna, Brasile, Argentina, Germania e Francia sono i Paesi da cui provengono 36 dei 70
top player. Su questi ci soffermeremo principalmente.
Dopo il tris Europeo-Mondiale-Europeo, la
Spagna si è concessa una pausa, "toppando" le due successive competizioni. Dopo questo periodo di transizioni, gli spagnoli si presentano in Russia come una delle nazionali più forti. Del resto, Lopetegui può andare a pescare nelle migliori rose d'Europa. Tra i calciatori scelti dal CIES, ci sono 4 calciatori del Barcellona, 3 del Napoli, 1 del Real Madrid e 1 del Milan. A questi 9 giocatori si aggiungono esclusi eccellenti come Sergio Ramos, David Silva, Isco, Diego Costa, Morata. Insomma,
cuidado.
O Brazil non è da meno: 9 membri del club sono carioca e, perfettamente in linea col titolo di questo post, stiamo parlando dell'élite del calcio mondiale. Si tratta, infatti, di giocatori provenienti da: Barcellona, Real Madrid, Paris
Saint-Germain, Manchester City e Roma. Se a questi si aggiungono Marquinhos, Casemiro e Gabriel Jesus, non inclusi nelle liste CIES, viene fuori che davanti ad Alisson, il Brasile in Russia potrebbe seriamente schierare una squadra composta solo da giocatori di Barça, Real, PSG e City. Fa paura solo a scriverlo.
L'
Argentina, potrebbe sostenere Jacques de La Palice, ha un temibilissimo potenziale offensivo ma una lacunosa rappresentanza difensiva. Tra i 7
top player, infatti, ci sono due punte (Higuain e Aguero) e due ali (Messi e Di Maria), due centrocampisti, seppur difensivi (Biglia e Lo Celso), un solo difensore (Otamendi) e nessun portiere. Ora, che gli argentini possano arrivare in fondo segnando sempre un goal in più degli avversari, è possibile. Tuttavia, data la concorrenza di squadre ben più complete, al momento non pare probabile che tale strategia possa essere sufficiente.
La
Germania campione in carica paga la già citata assenza del Bayern ma trova comunque 6 rappresentanti
deluxe. Fortunatamente per i tedeschi, due di questi son portieri. L'infortunato Neuer potrebbe, infatti, trovare in Ter-Stegen e Karius degni sostituti. Il CIES li raccomanda, così come suggerisce che la mediana sia il reparto di forza della Germania. Oltre ai due portieri, ci sono infatti 4 centrocampisti nell'élite: Kroos, miglior centrocampista difensivo, Gundogan, Draxler e Khedira, rispettivamente 3o, 4o e 8o tra i
box-to-box.
La
Francia ha un avvenire d'oro. Escluso Lloris, i francesi selezionati dal CIES (Griezmann, Areola, Kimpembe e Sidibè) sono nati tutti negli anni '90. Considerando che a loro si aggiungono gli esclusi under-25 Pogba, Varane, Mbappe, Coman, Dembelé e Martial, stiamo parlando della nazionale destinata a dominare in futuro. Il Mondiale in Russia, dopo l'Europeo perso in finale in casa, potrebbe essere un'altra occasione per far crescere un gruppo dal sicuro avvenire.
Merita una menzione l'
Inghilterra, se non altro perché ha lo stesso numero di rappresentanti della Francia e perché vale lo stesso discorso relativo al futuro. Gli inglesi scelti dal CIES sono, infatti, 5, di cui 3 giocatori del Tottenham (Kane, Alli, Dier), Walker, loro ex compagno, e Oxlade-Chamberlain. Tra questi, il più vecchio è il terzino del CIty, nato il 28 maggio 1990. Anche per la nazionale inglese questo sarà un Mondiale di transizione, ma l'ossatura della squadra del futuro è molto affidabile.
La mappa interattiva, basata sulla provenienza dei calciatori scelti dal CIES Football Osservatory, si presenta così!